Le materie plastiche si dividono in due classi fondamentali: termoplastiche e termoindurenti.
La distinzione si basa sulla struttura molecolare dei composti e sul loro comportamento al calore in fase di lavorazione.

Termoplastiche

Durante lo stampaggio di un termoplastico non avviene alcuna reazione chimica e la formatura non è irreversibile perchè le termoplastiche possono essere riportate allo stato plastico e poi di nuovo allo stato solido senza che perdano sensibilmente le loro caratteristiche.

01
  • no reazione chimica
  • reversibilità
  • mantenimento caratteristiche
polimero screenQ

Termoindurenti

Le resine termoindurenti si ottengono per policondensazione. In fase di lavorazione, quando il policondensato viene riscaldato e sottoposto all'azione della pressione, si determina una reazione chimica che provoca una ristrutturazione a carattere irreversibile della molecola: una volta formato, un termoindurente non è più ricuperabile.

02
  • reazione chimica
  • irreversibilità
  • policondensazione

I materiali che lavoriamo

MATER-BI

Il MATER-BI è una innovativa famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili della Novamont.

Il MATER-BI presenta caratteristiche e proprietà d’uso del tutto simili alle plastiche tradizionali ma, al tempo stesso, biodegradabile e compostabile ai sensi della norma europea UNI EN 13432, il più importante riferimento tecnico per i produttori di materiali, le autorità pubbliche, i compostatori, i certificatori e i consumatori.

Il MATER-BI, grazie alle sue caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità e all’alto contenuto di materie prime rinnovabili, consente di ottimizzare la gestione dei rifiuti organici, ridurre l’impatto ambientale e contribuire allo sviluppo di sistemi virtuosi con vantaggi significativi lungo tutto il ciclo produzione-consumo-smaltimento.

Le resine ABS rappresentano una delle più pregiate mescolanze tra una resina e un elastomero e devono il loro straordinario successo alle ottime proprietà che derivano da questo connubio. La sigla ABS e formata dalle iniziali dei tre monomeri di base impiegati per la loro preparazione: l’acrilonitrile, il butadiene e lo stirene. Le prime resine ABS furono prodotte negli anni Cinquanta. Le loro proprietà fondamentali sono la tenacità, la resistenza all’urto, la durezza superficiale. Perciò sono impiegate soprattutto per la fabbricazione di mobili, componenti per l’industria automobilistica, chassis di televisori, radio, pannelli e simili.

I dati tecnici riportati sono indicativi e puramente a titolo esplicativo pertanto devono essere verificati direttamente dagli utilizzatori, nelle specifiche applicazioni.
Non essendo produttori ma bensì trasformatori di Materie Plastiche per dati più specifici potete inviarci una richiesta via e-mail a cui seguirà una Scheda tecnica (“Data Sheet”) redatta direttamente dal Produttore di Materie Prime a cui di volta in volta ci riforniamo. (Non saremo ritenuti responsabili per i danni causati da un uso non corretto dei materiali e/o errate letture dei dati)

Viene prodotto secondo il processo ad alta pressione come il PE-LD, ma con temperature leggermente più basse. La presenza di acetato di vinile riduce la cristallinità, ma si ottengono dei copolimeri gommosi. La flessibilità e l’elasticità dell’EVA è comparabile a quelle del caucciù e del PVC plastificato e tali caratteristiche vengono conservate fino a – 50°C.
Ottima anche la resistenza all’ozono ed agli UV, può essere usato nel campo alimentare e resistere bene agli olii e grassi. Aggiunto al PE, PP e PS ne migliora la flessibilità e la resilienza.

I dati tecnici riportati sono indicativi e puramente a titolo esplicativo pertanto devono essere verificati direttamente dagli utilizzatori, nelle specifiche applicazioni.
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Forse nessuno dei prodotti sintetici ha acquistato così rapidamente la popolarità di cui godono oggi le resine poliammidiche che sono note generalmente con il nome commerciale della prima poliammide messa in commercio negli Stati Uniti nel 1935: il Nylon. Le poliammidi si lavorano con quasi tutte le tecniche in uso per i materiali termoplastici ed è impossibile elencare tutte le loro applicazioni che interessano industria automobilistica, elettronica, elettrotecnica, radio e televisione, ingranaggi di precisione, film per imballaggio alimentare, strumenti chirurgici, protesi, abbigliamento.

I dati tecnici riportati sono indicativi e puramente a titolo esplicativo pertanto devono essere verificati direttamente dagli utilizzatori, nelle specifiche applicazioni.
Non essendo produttori ma bensì trasformatori di Materie Plastiche per dati più specifici potete inviarci una richiesta via e-mail a cui seguirà una Scheda tecnica (“Data Sheet”) redatta direttamente dal Produttore di Materie Prime a cui di volta in volta ci riforniamo. (Non saremo ritenuti responsabili per i danni causati da un uso non corretto dei materiali e/o errate letture dei dati)

E’ stato sviluppato industrialmente sessant’anni fa, in Inghilterra. E’ una delle materie plastiche più diffuse e più note. Esistono diversi processi per ottenere il polietilene che variano tra di loro soprattutto in rapporto alla pressione. I tipi di polietilene ottenuti hanno caratteristiche diverse: a media, alta e bassa densità; recentemente è stato sviluppato anche un tipo di polietilene cosiddetto a bassa densità lineare che ha caratteristiche migliori del tradizionale prodotto a bassa densità. Le caratteristiche del polietilene si possono comunque così riassumere: basso costo, facilità di lavorazione, tenacità e flessibilità anche a basse temperature, mancanza di odore e tossicità, trasparenza. Il polietilene è anche un ottimo isolante elettrico. Gli impieghi sono estremamente vari: vanno dai casalinghi ai giocattoli, al rivestimento di cavi, alle bottiglie, ai film per imballaggio, alle serre per uso agricolo, alle tubazioni.

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E’ stato sviluppato industrialmente sessant’anni fa, in Inghilterra. E’ una delle materie plastiche più diffuse e più note. Esistono diversi processi per ottenere il polietilene che variano tra di loro soprattutto in rapporto alla pressione. I tipi di polietilene ottenuti hanno caratteristiche diverse: a media, alta e bassa densità; recentemente è stato sviluppato anche un tipo di polietilene cosiddetto a bassa densità lineare che ha caratteristiche migliori del tradizionale prodotto a bassa densità. Le caratteristiche del polietilene si possono comunque così riassumere: basso costo, facilità di lavorazione, tenacità e flessibilità anche a basse temperature, mancanza di odore e tossicità, trasparenza. Il polietilene è anche un ottimo isolante elettrico. Gli impieghi sono estremamente vari: vanno dai casalinghi ai giocattoli, al rivestimento di cavi, alle bottiglie, ai film per imballaggio, alle serre per uso agricolo, alle tubazioni.

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E’ stato sviluppato industrialmente sessant’anni fa, in Inghilterra. E’ una delle materie plastiche più diffuse e più note. Esistono diversi processi per ottenere il polietilene che variano tra di loro soprattutto in rapporto alla pressione. I tipi di polietilene ottenuti hanno caratteristiche diverse: a media, alta e bassa densità; recentemente è stato sviluppato anche un tipo di polietilene cosiddetto a bassa densità lineare che ha caratteristiche migliori del tradizionale prodotto a bassa densità. Le caratteristiche del polietilene si possono comunque così riassumere: basso costo, facilità di lavorazione, tenacità e flessibilità anche a basse temperature, mancanza di odore e tossicità, trasparenza. Il polietilene è anche un ottimo isolante elettrico. Gli impieghi sono estremamente vari: vanno dai casalinghi ai giocattoli, al rivestimento di cavi, alle bottiglie, ai film per imballaggio, alle serre per uso agricolo, alle tubazioni.

I dati tecnici riportati sono indicativi e puramente a titolo esplicativo pertanto devono essere verificati direttamente dagli utilizzatori, nelle specifiche applicazioni.
Non essendo produttori ma bensì trasformatori di Materie Plastiche per dati più specifici potete inviarci una richiesta via e-mail a cui seguirà una Scheda tecnica (“Data Sheet”) redatta direttamente dal Produttore di Materie Prime a cui di volta in volta ci riforniamo. (Non saremo ritenuti responsabili per i danni causati da un uso non corretto dei materiali e/o errate letture dei dati)

E’ la più giovane delle materie plastiche di massa e ha raggiunto in pochi anni uno sviluppo produttivo e una varietà di applicazioni senza precedenti. Fu ottenuto nel 1954 da Giulio Natta, in collaborazione con i ricercatori della Montecatini, società che fu la prima a svilupparne la produzione sul piano industriale. Molto simile al polietilene alta densità, ha tuttavia una minore densità ed è dotato di maggiore rigidità e durezza. E’ il più rigido tra i polimeri poliolefinici e mantiene tale caratteristica oltre i 100 C°. Ha una notevole resistenza all’abrasione e al calore, eccellenti caratteristiche dielettriche e di isolamento, una specialissima resistenza alle piegature ripetute (10 milioni di flessioni). Esistono numerosi tipi di polipropilene in commercio. I settori di impiego sono estremamente vari: dagli articoli sanitari ai casalinghi, agli elettrodomestici, ai giocattoli, ai componenti per l’industria automobilistica, agli articoli sportivi; dagli imballaggi alimentari agli impieghi agricoli, alla segnaletica, ai mobili, ai componenti per l’industria chimica.

I dati tecnici riportati sono indicativi e puramente a titolo esplicativo pertanto devono essere verificati direttamente dagli utilizzatori, nelle specifiche applicazioni.
Non essendo produttori ma bensì trasformatori di Materie Plastiche per dati più specifici potete inviarci una richiesta via e-mail a cui seguirà una Scheda tecnica (“Data Sheet”) redatta direttamente dal Produttore di Materie Prime a cui di volta in volta ci riforniamo. (Non saremo ritenuti responsabili per i danni causati da un uso non corretto dei materiali e/o errate letture dei dati)